Vittimizzazioni carcerarie,segnalato da Joseph Moyersoen..da :www. Repubblica.it
Inserito il 28 maggio 2013 da Maria Rosa DOMINICI
Carceri, Corte europea rigetta ricorso dell’Italia.
Un anno per la soluzione al sovraffollamento
La condanna è per trattamento inumano e degradante di sette detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. Il nostro Paese dovrà pagare ai sette detenuti 100 mila euro per danni morali e ha un anno di tempo per rimediare alla situazione carceraria
Carceri, Corte europea rigetta ricorso dell’Italia. Un anno per la soluzione al sovraffollamento (ansa)
APPROFONDIMENTI
STRASBURGO – La Corte europea dei diritti dell’uomo rigetta il ricorso dell’Italia: in base alla sentenza emessa lo scorso 8 gennaio dai giudici di Strasburgo, divenuta oggi definitiva, l’Italia ha un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.
Secondo la Corte europea, l’Italia avrebbe violato i diritti dei detenuti tenendoli in celle dove hanno a disposizione meno di tre metri quadrati. La condanna è per trattamento inumano e degradante di sette detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. Il nostro Paese dovrà pagare loro un ammontare totale di 100 mila euro per danni morali.
Non è la prima volta che l’Italia viene condannata per aver tenuto i reclusi in celle troppo piccole. La prima condanna risale al luglio del 2009 e riguardava un detenuto nel carcere di Rebibbia di Roma. Dopo questa prima sentenza l’Italia ha messo a punto il “piano carceri” che prevede la costruzione di nuovi penitenziari e l’ampliamento di quelli esistenti….
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Tags | ansa, carceri, corte europea, danni morali, divenuta, giudici, la prima volta, strasburgo
Il mio lavoro mi portò all'Asinara nel 1969 i miei 20 anni mi servirono per vivere d'incoscienza per quasi 5 anni…Il lavoro mio non aveva direttamente a che vedere con il carcere solo mare , nuvole e vento per la metereologia aeronautica…già allora 45 anni fà si indignavano per il sovraffollamento del carcere…Oggi come allora ci si indigna…Niente è cambiato…