categoria | Famiglia e Minori, In primo piano, Sociali, Terrorismo

Jihad, il rischio di radicalismo nella gioventù europea, Parigi 22/23 ottobre 2015

Inserito il 06 novembre 2015 da Maria Rosa DOMINICI

samra-kesinovicHo participado com grande interesse alla riunione della Sezione Europea dell’Associazione Internazionale dei Magistrati dei Minori e della Famiglia (AIMJF), in qualità di membro della stessa, che fu fondata a Bologna durante il convenho del 2010 e da allora ho seguito e presenziando ad ogni incontro, essendo il luogo privilegiato in cui si scambiano le esperienze, i progetti, le buone pratiche ed osservazioni dei Paesi partecipanti. L’impegno ed i costi personali che ne derivano, a mio avviso, sono pienamente ripagati dal conoscere e condividere che se ne trae. Il tema piu’ che mai attuale e da non sottovalutare ha avuto come focus il domandarsi se si nota la comparsa del Radicalismo tra la gioventu’ in Europa. Per prepararci a questo incontro, il collega Daniel Pical, prèsident de la chambre honoraire à la cour d’appele de Versailes e attuale President de la Section Europèenne de l’AIMJF ci ha inviato il seguente questionario che riporto:

“Subject: Réunion de la Section Européenne de l’AIMJF : PARIS 22-23/10/ 2015– Meeting of IAYFJM European Section : PARIS 22-23/10/2015

Chers collègues,
Vous êtes invités à participer à la réunion de la Section Européenne de l’AIMJF qui aura lieu au coeur de PARIS (Ile de la Cité) le 22 octobre 2015 à partir de 14h30 à la cour d’appel ainsi que le 23 octobre à L’Ecole Nationale de la Magistrature (ENM).

Le thème sera : “ Y-a-t-il une apparition du radicalisme / fondamentalisme /extrémisme au sein de la jeunesse en Europe ?”

Nous souhaiterions évoquer la situation dans les différents pays européens à partir des informations apportées par les participants à la réunion.

Merci de me faire connaître rapidement si vous comptez venir à cette réunion et, en tout état de cause, si vous le voulez bien, me renvoyer le questionnaire ci-dessous :

PAYS :

  1. Constatez-vous dans votre pays l’apparition d’un radicalisme / fondamentalisme lié, notamment à la religion ou à des idées extrémistes auprès de la jeunesse ?
  2. Comment ce phénomène se manifeste-t-il ?
  3. Peut-on évaluer le nombre, l’âge et le sexe des personnes concernées ?
  4. Quels sont les modes d’intervention auprès de ces jeunes ?
  5. Ce problème est-il traité sur le plan pénal ou par des interventions sociales ou éducatives ?
  6. Des dérives criminelles sont-elles à craindre ? (exemple: participation à des activités s’apparentant à des actes de terrorisme)
  7. Y-a-t’il une législation pénale spécifique pour combattre ce phénomène ?
  8. Des réformes pénales sont –elles intervenues ou sont-elles envisagées ?

Merci de bien vouloir me renvoyer le questionnaire avant le 15/10/2015.

“Vi è la comparsa di un radicalismo / fondamentalismo /estremismo tra i minori/giovani in Europa ?”

PAESI:

  1. Constatate nel vostro Paese la comparsa di un radicalismo / fondamentalismo legato, in particolare, alla religione o a idee estremiste tra i minori/giovani ?
  2. Come si manifesta questo fenomeno?
  3. Si può valutare il numero, l’età e il sesso delle persone coinvolte?
  4. Quali sono le modalità di intervento rispetto ai minori/giovani coinvolti ?
  5. Questo problema è affrontato sul piano penale o attraverso interventi sul piano sociale ed educativo ?
  6. C’è da temere una deriva criminale? (esempio : partecipazione ad attività connesse ad atti di terrorismo)
  7. Esiste una normativa penale specifica per combattere questo fenomeno ?
  8. Sono già state discusse e approvate o sono previste delle riforme in materia penale?

Dear colleagues,

You are invited to attend the meeting of IAYFJM European Section in the heart of PARIS (Ile de la Cité) the 22nd october 2015 from 2.30 pm at the Court of Appeal and the 23rd october 2015 at the Ecole Nationale de la Magistrature (ENM).

The focus of the meeting will be : “ Is there an appearance of radicalism / fundamentalism / extremism among youth in Europe ? ”

We would discuss the situation in different European countries from , inter alia, information provided by each participant at the meeting.

Thank you to inform me quickly if you plan to come to this meeting and please, answer me in any case, to the questionnaire below to prepare the meeting :

Country :

  1. Do you see in your country the appearance of radicalism, fundamentalism, linked in particular to religion or to extremist ideas among young people ?
  2. How does this phenomenon reveals itself ?
  3. Can we estimate the number, age and sex of the people involved ?
  4. What are the methods of intervention with these young people ?
  5. This problem it’s treated under criminal law or by social or educational intervention ?
  6. Are criminal excesses to fear ? (e.g. participation in activities akin to acts of terrorism)
  7. A specific criminal legislation exist to combat this phenomenon ?
  8. Criminal reforms have been adopted or are planned ?

Thank you to send back me the questionnaire before 15th october 2015.

Erano presenti colleghi di: Portogallo, Germania, Polonia, Belgio, Francia, Olanda, Macedonia, Inghilterra, Argentina, Italia, in tutto circa 25
Gli incontri di lavoro sono avvenuti presso la Corte d’Appello
al n.4 del Boulevard du Palais e presso la Scuola Nazionale di Magistratura al 3 di Quai aux Fleurs.
In prima giornata si è avuto l’intervento di Faker Korchane, filosofo, giornalista e membro del CEFRELCO (centro di studio del fatto religioso contemporaneo) che ha trattato de “I concetti chiave dell’Islam dal Profeta Maometto fino alla Djihad” con un interessante escursus storico e disanima dell’attualità.
Il secondo intervento, del magistrato Jean-Pierre Lafitte, incaricato al Segretariato Generale del Consiglio Interministeriale della Prevenzione della Delinquenza (SG-CIPD), chiaro ed importante ha descritto gli strumenti messi in atto come intervento e prevenzione dal governo francese.
A seguire gli interventi incrociati di 2 avvocati, Sophie Rey-Gascon e Joseph Hazan su “Uno sguardo critico di un avvocato sulla politica giudiziaria di lotta contro il terrorismo di fronte al radicarsi nei minori“.
Pierre Rans, avocat general presso la Corte d’Appello di Bruxelles sulla situazione in Belgio, cosi gli altri Paesi hanno relazionato sulla loro situazione in merito. Il giorno successivo si è prosseguido il lavoro presso la Scuola Nazionale di Magistratura, com l’intervista registrata di Miguel Benasayag, filosofo, psicanalista, con riflessioni sulla situazione della gioventu’ riguardo questa tematica, è in seguito intervenuta Delphine Bergerè-Ducotè, incaricata presso la Missione Internazionale MNVI-PJJ, che ha esposto il piano nazionale di lotta contro la radicalizzazione violenta e le filiere terroristiche, creato dalla Protezione giudiziaria della Gioventu(PJJ), è poi iniziato un ampio dibattito sulla realtà e percezione del rischio nei Paesi partecipanti.
La cosa che mi ha particolarmente colpito è stata l’opinione comune espressa da colleghi sul murales da me fotografato in zona universitaria a Bologna e l’osservazione che non sia stato rimosso o non vi sia in corso un’indagine (in effetti di questo mi informerò), in quanto simbolo suggestivo ed inquietante visto il rischio reale e le minacce di cui è stata fatta segno la città anche in seguito al famoso dipinto che ritrae Maometto fra i dannati, in San Petronio.


Tornando al contenuto degli interventi, la chiarezza espositiva di Faker Kourchane, mi ha permesso di capire termini che appartengono a questa religione e che a me non erano chiari, anzi desidero ringraziarlo, poichè mi ha inviato la relazione in modo che potessi evitare errori nel trascrivere alcune parole significative. Ha raccontato e spiegato le fasi della vita del Profeta, la successione e primo scisma dei Califfi, sui dogmi e i 5 pilastri dell’Islam che sono:

  1. Shahada, professione di fede
  2. Salat, pregare
  3. Zakat, il purificarsi e la carità
  4. Saoum, il digiuno-Ramadan
  5. Hajj, il peligrinaggio alla Mecca, spiegando anche la differenza sostanziale fra il Salafismo =Rigorismo e il Radicalismo =Jihadismo, la Shari’a.

Sicuramente mi è stato chiarito l’abigliamento delle donne e sappiamo tutti quanto sia diretto e immediato il messaggio che il vestire comunica socialmente, Hijab, per esempio è a viso scoperto e ovviamente il capo coperto, poi vi è Jilbab, con il corpo coperto e il tutto nero con visibili solo gli occhi, Niqab.
In separata sede gli ho chiesto cosa ne pensasse del fatto che a mio avviso, oltre alle esecuzioni di massa si distruggano importanti siti archeologici,quasi un ritorno piu’violento e totale all’iconoclastia, mi ha detto che la cultura e le sue testimonianze, anche se del passato, è considerata nemica.

L’intervento del magistrato Jean-Pierre Lafitte.
LAFITTE, ci parla subito della circolare del 29 aprile 2014, emanata dal Ministero degli Interni, francese inerente a dispositivi di prevenzione al Radicalismo e al Terrorismo, con supporto alle famiglie, tramite il SG/CPD, che rafforzano i principi repubblicani, la virtu’ dell’educazione e della cittadinanza, il ruolo di fiducia nello Stato e l’attenzione al rapporto individuale, formando e sensibilizzando 5000 professionisti, appunto dal 2014. Vi è anche una piattaforma telefonica nazionale a cui fare capo, CNAPR con numero verde, per assistenza e prevenzione, la statistica al 3 settembre 2015 è di 7000 segnalazioni, 3000 direttamente, 4000 tramite la sicurezza e la prefettura, il 30% donne, il 20% maschi, il 36% convertiti, il 7% partiti.
Elementi indicativi che si osservano in ragazzi facilmente arruolabili sono legati all’osservazione di cambiamento di abbigliamento,rotture con l’ambiente abituale, iperitualizzazione di pratiche religiose, dimostrano adesione a teorie compiacenti, al proselitismo, combiamento di comportamenti identificatori, hanno immagini parentali o paterne inadeguate, provengono da famiglie fragili, rapporti sociali scarsi, tratti di personalità anche questi fragili, per cui fanno uso di gruppi virtuali, usano strategie di dissimulazione, doppiezze, hanno precedenti, con condanne penali o/e carcere, commettono certe infrazioni o assumono un comportamento in detenzione..
Vi è comunque un coinvolgimento anche della responsabilità pubblica, tramite l’uso del numero verde 0800005696 che corrisponde al servizio centrale di lotta al terrorismo, vi è il coordinamento di gruppi di valutazione dei servizi di riferimento, sostegno e accompagnamento alle famiglie, presa in carico dei giovani a rischio, con inserimento in gruppi di associazioni di sostegno, con psicologi, medici esperti di progetti ad hoc, evitando di fare interventi di tipo giuridico nel rispetto della libertà di coscienza ed espressione.
Si ha una mobilitazione dei partnerariati con accompagnamento educativo, inserimento sociale e professionale, associazioni di prevenzione specializzate, si attua il sostegno familiare REAAP, l’aiuto alle vittime con il gruppo ADFI del CCMM e del INAVEM, con la messa in atto di modalità innovative e globali. L’evoluzione e le prospettive sono: un’equipe mobile d’intervento, sostegno finanziario, diffusione di buone pratiche, formazione, la presa in carico di giovani che tornano da zone di conflitto, gli scambi europei ed internazionali sui gruppi di radicalismo e terrorismo, tramite il Global Counter Terrorism Committee.

L’intervista video- registrata di Miguel Benasayag, realizata da Daniel Pical e Hervè Hamon, ci ha dato una sua riflessione sulla situazione della gioventù, ha espresso in modo chiaro il disagio che sta alla base di queste, in apparenza incomprensibili, adesioni al fanatismo religioso cosi estremo e crudele nelle sue manifestazioni che si concretizzano con l’adesione all’ISIS.
Riconosce che vi è qualche cosa”di delirante nel fanatismo”, vi è una sensazione di onnipotenza, non c’è piu’ la famiglia, non c’è nulla,..”io avrò la potenza,ed è la mia verità“, non ci sono conseguenze, tutto è negativo.
“Questi ragazzi, ragazze non sentono di appartenere ad una comunità, l’estrema gioventu’ permette il compiere atti estremi, crudeli (mi vengono in mente le stesse imprese orrorifiche compiute dai bambini soldato).
Sembra che solo QUESTA APPARTENENZA DIA LORO UN GRANDISSIMO POTERE, TUTTI SI SENTONO IMMORTALI, AVENDO APPUNTO, NELLE LORO MANI, LA VITA E LA MORTE.
Giovani che vivono di social network, che diventa il luogo dell’informazione, che però “non permette di metabolizzarla, e cosi, gli ideali familiari ed i valori non hanno presa…sono giovani, molto giovani, totalmente destrutturati “per cui uccidere sparando in testa, o tagliare la gola è un atto e basta e li rende sempre più capaci di ferocia, in effetti vi è un’assuefazione anche a questa.
“Giovani marginalizzati, diventano l’incarnazione di tutto ciò, tutto è gioco nel neoliberismo… io sono il portatore delle regole” . In essi non c’è l’idea della giustizia, tutti fanno ciò che vogliono, per cui “BISOGNA RIFONDARE LA CATEGORIA DELL’INFANZIA, ricreare l’infanzia, la mamma, la famiglia.. ora i nostri bambini sono delegati a mille competenze…. la madre non deve essere una piccola azienda… deve farsi carico dell’infanzia … dobbiamo ricategorizzare l’infanzia, attraverso la riflessione e la riproduzione delle vecchie pratiche e dei valori, ridare regole “, parole e pensieri che sottoscrivo in piena adesività, di cuore e di mente.

Avril Calder ci spiega che in Inghilterra almeno 750 maschi sono andati in Siria per unirsi all’ISIS, inoltre in quel paese vi sono scuole per le ragazze, spesso giovani spose con figli vi si recano, vi è un reclutamento e spesso il motivo è economico, viene promessa una casa, un lavoro ecc. Vi sono varie organizzazioni attive contro il fondamentalismo, agiscono sulla responsabilità parentale, come EPOS, ICOS, COS. Si sa di 1000 prigionieri, si sono fatti piu’ di 70 eventi in università per spiegare e prevenire questo fenomeno.

Daniel Pical organizzatore dell’incontro ed attuale presidente della sezione europea mi ha dato l’opportunità di fotocopiare ilvolantino che di seguito traduco e trascrivo:
STOP DJIHADISME, agire contro la minaccia terrorista (http://www.stop-djihdisme.gouv.fr/decrypter.html)
TRADUCO E TRASCRIVO CIO’ CHE COMPARE SU QUESTO SITO DEL GOVERNO FRANCESE.
è un insieme di indicazioni che il Governo Francese segnala come prevenzione, per affrontare la radicalizzazione del Jihadismo fra i giovani. Piu’ i segnali seguenti sono numerosi e brutali, più si deve intervenire con la famiglia e il contesto circostante, 9 sono i punti che ci devono allertare :

  1. Si staccano dai vecchi amici che ora considera come degli “impuri”;
  2. Rifiutano membri della loro famiglia,
  3. Cambiano in modo brutale le loro abitudini alimentari
  4. Abbandonano la scuola o la formazione professionale perchè l’insegnamento dato ,fa parte del complotto,
  5. Smettono di ascoltare musica poichè li distoglie dalla loro “missione”,
  6. Non guardano piu’ la televisione e non vanno piu’ al cinema perchè ci si vedono immagini che sono loro vietate,
  7. Smettono le attività sportive perchè sono miste,ossia frequentate da ambo i sessi,
  8. Cambiano il loro abigliamento,specie le ragazze,con vestiti che nascondono il corpo,
  9. Frequentano assiduamente siti o gruppi sociali a carattere radicale o estremista.

Ma cosi si ripiegano su se stessi, mantengono comportamenti asociali, rifiutano ogni forma d’autorità o la vita della collettività. Questi comportamenti possono essere il segnale che una radicalizzazione è in atto,ma ogni situazione è specifica, l’identificazione di uno o piu’ indicatori non implica sistematicamente un radicalismo.
Se avete qualche dubbio non esitate a chiamare il numero verde 0 800 005 696.
Sono andata a vedere questo sito e ho trovato testimonianze di genitori, i cui figli, molti minorenni sono stati presi da reclutatori, da questo Radicalismo e sono partiti lasciando tutto e tutti, i familiari cercano come possono e il piu’ possibile di mantenere un rapporto con gli stessi. Mi viene da citare un recente articolo,comparso su
IN TERRIS,del 27 ottobre,firmato da Luca La Mantia “SMS dallo Jihad,-mamma ho paura”, leggetelo, a noi in Italia tutto ciò può sembrare lontano ,ma non lo è, basta osservare come in modo inconsapevole ,forse, ma ormai visibile, un certo tipo di abigliamento prenda piede fra i giovani, specie maschi, pantaloni neri, larghi sulle coscie e stretti ai polpacci, casacche lunghe, oltre i fianchi, anche queste nere, tanto simili a quei ragazzi neri che sfilano con bandiere nere ed armi, che vanno a sgozzare o distruggere siti archeologici, che la tv ci ha fatto vedere cosi spesso, che i social network ci ammanniscono quotidianamente, per rendercene conto, non sottovalutiamoli. Sempre l’articolo di IN TERRIS,riporta cifre “…circa 6000 cittadini europei combattono in Siria, ripartiti fra il fronte di AlNusra, affiliato ad Al Quaeda, e il Califfato. I francesi sarebbero circa 700, gli inglesi 1200, un centinaio dalla Spagna, 600 dalla Germania, più di 400 dai Paesi Scandinavi e almeno 87, gli italiani“.
IL SENSO PERVERSO DI UN BISOGNO QUALSIASI CHE SODDISFI L’ONNIPOTENZA E L’APPARTENENZA A GRUPPI ESTREMI, FRA I GIOVANI,HA RADICI STORICHE,E’ UN RICORSO STORICO, SI RIPETE NELLE SCELTE SIMBOLICHE DI DIVISE NERE, NELL’INQUADRAMENTO STOLIDO, CONFUSO CON UN’ESTREMA LIBERTA’, DOVE NON CI SONO LIMITI ALL’AGIRE, REGRESSIONE A COMPORTAMENTI CRUDELI CON SPREGIO DELLA VITA, PROPRIA ED ALTRUI.
Questo agire, in cui prevale la follia del Thanatos, distorcendo il senso dell’Eros, non piu’ percepito come spinta vitale ma come pulsione incontrollata di possesso, ed il Cronos che non è piu’ lo spazio per il riflettere ma quello distorto dell’agire per distruggere ciò che al cronos ha resistito, come le antiche vestigia archeologiche, tutto ciò è emerso dal pensare comune che osserva come questi elementi siano presenti, denominatori comuni all’adesività al radicalismo.
Anche nella significativa lettura critica della nostra situazione regionale, fatta dal dott. Luigi Martello, Magistrato di Sorveglianza, Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale per i Minori di Bologna, che qui riporto, susseguente alla mia richiesta sullo stato delle cose in Emilia Romagna in vista dell’incontro di Parigi, cosi scrive
Non mi sembra che nella nostra regione sino ad ora, vi siano stati casi o segnali di radicalismo religioso, o che comunque siano stati posti all’attenzione del tribunale, per quanto riguarda i giovani ed il settore penale; sicuramente, invece numerosi segnali di disagio, difficoltà di integrazione, doppia identità o piuttosto doppia assenza, come già studiato in Francia da tanti anni(Sayad) della cosi detta immigrazione di seconda generazione, che nella attuale crisi economica e sopratutto di valori, potrebbe trovare sbocco in forme di integralismo anche religioso. Numerosi,invece,i casi di maltrattamento in famiglia in danno di madri ed alla presenza dei figli o anche in danno dei /delle figlie da parte di immigrati adulti, che spesso hanno perso il lavoro, ricorrono all’alcool, fanno fatica ad accettare il ruolo delle donne nella nostra società, sia per quanto riguarda le mogli che le figlie…

Dobbiamo quindi ridare forza e dignità a quei valori spesso svalutati, ricreare l’appartenenza e l’identità, tramite l’educazione e il sentimento, recuperare il valore del ruolo genitoriale e parentale, ricreare il rigore accogliente e formatore di quello che io ho sempre definito (sin dal 1996 dalla stesura del mio Progetto Psicantropos), il Contenitore Concentrico, ossia, Famiglia, Scuola, Stato, che permette di far crescere un futuro cittadino consapevole e rigoroso verso i propri doveri e diritti, tutto ciò a mio avviso necessita di un riappropriarsi di un vivere etico, privo di quella forma di anarchia molto spesso considerata ribellione poeticamente innocua e creativa, del tipo rompiamo gli antichi schemi…si…ma restituiamo l’infanzia all’infanzia, cosi gli assassini della Jihad, i ragazzini martiri del terrorismo, come vittime e come strumenti, non avranno piu’ ragione d’essere e sta a noi, gli adulti, i genitori, lo stato riassumere il nostro ruolo, di cura e difesa di quel patrimonio dell’umanità che è l’infanzia.
Grazie,a tutti i colleghi,ai relatori ,a questi gruppi di lavoro che agendo, permettono la speranza,possono alleviare l’angoscia di una società thanatofiliaca,il destino dell’uomo è nella vita,non nella morte.
Maria Rosa Dominici

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Maria Rosa DOMINICI

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psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.

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6 Commenti per “Jihad, il rischio di radicalismo nella gioventù europea, Parigi 22/23 ottobre 2015”

  1. Karinne BRAGA FERREIRA Karinne ha detto:

    Quando sn stata in Egitto mi hanno spiegato i 5 punti dell’islam, ma la percezione sugli atteggiamenti degli arruolati ha veramente arricchito tue osservazioni. Non stiamo lontani da questo pericolo, visto il vuoto familiare, riferenziali e emozionali dei giovani. Osservo un allontanarsi del ruolo dei genitori, dappertutto. Questa funzione è trasferirà a babysitter, nonni, ecc in grande danno per la salute emotiva e percezione del proprio valore del bambino. Percepisco ancora una mancanza di autorevolezza e firmeza dei genitori in mettere in atto regole e valori necessari ad una crescita sana, utile e con limiti in una società sempre più priva di solidarietà e responsabilità. C’è un vuoto di adulti con senso di compromesso sociale e umano. Sn d’accordo con te nel fatto che solamente riaquistendo il ruolo genitoriali, con un amore non autoritario, ma autorevole, firme e con guida sicura possa cambiare il panorama difficile che ci sta aprendo le nuove generazioni. Eccellente il tuo rapporto, chiaro e pieno di contorni giuridici, sociale e umano. Grazie di parteciparci questa bellissima esperienza.

    • Maria Rosa DOMINICI Maria Rosa DOMINICI ha detto:

      Due donne,due persone sensibili che hanno sentito il vero motivo per cui l’estremismo può trovare terreno fertile in cui radicarsi…il vuoto della relazione che segue alla mancanza di comunicazione,il baratro economico che in una società del profitto rende i piu’ deboli ,frustrati ,..che trovano rivalsa sulla ferocia…tutto ciò è l’orrore del..vuoto,dell’assenza,dell’onnipotenza…in cui l’altro non esiste,non ha consistenza nè contenuti,è privo di identità…quindi è un nulla che si può distruggere senza sensi di colpa,e l’altro nulla diventa qualcuno riflettendosi e realizzandosi in ciò che distrugge,grazie Catalina Pazminio,grazie Karinne Braga Fereira.

  2. Catalina Pazmino ha detto:

    Grazie per condividere, e' un tema che bisognarebbe socializarlo, parlarlo, analizarlo con cura ogni giono, senza dimenticare la storia politico economica che potrebbe essere una delle porte piu importante, non la unica certamente, per avicinarse a un tema cosi complicato e delicato.

  3. Maria Rosa DOMINICI Maria Rosa DOMINICI ha detto:

    oggi,12 novembre il TG3 ha comunicato la grande operazione dei R.O.S CHE HANNO SCOPERTO COME ANCHE IN ITALIA VI SIANO ZONE DI RECLUTAMENTO DI JIHADISTI,si è scoperto un legame tra Oslo e la nostra nazione per quanto concerne il terrorismo,mai sottovalutare queste forme estreme di violenza

  4. Maria Rosa DOMINICI Maria Rosa DOMINICI ha detto:

    oggi è il giorno dopo,ieri a Parigi è successo ciò di cui temevano i colleghi francesi,,questo articolo e l’impegno di tutti noi contro questo mondo del terrore è e sarà sempre contro la follia umana e il fanatismo che solo con atti di ferocia cerca di prevalere,ma in questo,in essa è la loro debolezza,non saranno mai eroi…sono e saranno criminali,solo rifiuti della società civile e sana

  5. Maria Rosa DOMINICI Maria Rosa DOMINICI ha detto:

    mi permetto di pubblicarla qui,l’ho trovata su fb…penso che siano parole da dover leggere e su cui riflettere,grazie padre e marito sconosciuto,,,con l’odio si distrugge,con l’amore si costruisce

    LETTERA AI TERRORISTI di un marito e padre di un bimbo di 17 mesi che venerdì sera ha perso la moglie al BATACLAN
    “Non avrete mai il mio odio”!!!

    «Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.

    L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio».


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