categoria | Ambientale

La natura non abita più qui. Aggiornata la lista rossa europea degli animali in pericolo

Inserito il 30 novembre 2011 da Maria Rosa DOMINICI

Ieri sono arrivati gli aggiornamenti della lista rossa europea: e sono, tanto per cambiare, piuttosto devastanti. Dalla valutazione di circa 6.000 specie di animali e piante emerge che sono minacciatiil 44% dei molluschi d’acqua dolce, il 37% dei pesci d’acqua dolce, il23% degli anfibi, il 19% dei rettili, il 15% dei mammiferi e delle libellule, il 13% degli uccelli. Molti degli animali in difficoltà erano una presenza consueta, quasi quotidiana. L’anguilla è “critically endangered”, in condizioni critiche, tanto per dire: un declino del 99% dagli Anni 80, che sono poi l’altro ieri. E se la vedete nelle pescherie (io non so, non le frequento) semmai è un ulteriore problema, non una smentita.

Effetto – e anche causa – di questa situazione è che sempre più gente è estranea allanatura, e che sempre più la natura è estranea a tanta gente.

Forse siamo ormai in via di estinzione anche noi che ci sentiamo invece parte della natura, e ne traiamo impagabile e quotidiano godimento.

Mi sono chiesta tante volte quale è la differenza fondamentale fra coloro che si situano dentro la natura e tutti gli altri, la maggioranza. Non credo sia solo questione di sensibilità o di inclinazione personale. Penso piuttosto che le parole giochino un ruolo fondamentale.

Sì, proprio le parole. Se vedo una cosina con sei zampe che si muove su un filo d’erba e sono in grado di chiamarla solo “insetto”, “bestiolina“, “bestiaccia schifosa”, fra me e quell’essere si apre un abisso incolmabile. Ma se le so attribuire un nome – “cetonia dorata”, “coccinella“, “maggiolino” – ecco che invece si spalanca un ponte.

I nonni e i bisnonni contadini sapevano chiamare col loronome – il più delle volte in dialetto – tutti gli esseri viventi, animali o piante che fossero. Oggi per la maggior parte delle persone termini come “macaone” (una delle più belle farfalle italiane) o “cincia” (la si vede facilmente nei giardini mentre becchetta acrobaticamente sui rami) necessitano almeno una ricerca su Wikipedia.

E’ incredibile lo straniamento generalizzato nei confronti della natura. C’è gente che si spaventa quando sente in città il richiamo dell’allocco. Magari lo prende per E.T. o per una belva fuggita dallo zoo: è solo un piccolo rapace notturno che ha imparato – in mancanza di meglio – a frequentare anche i sottotetti.

Ascoltate l’allocco, se non lo conoscete: è un piccolo ponte, ma spalanca altri ponti. Più gente li percorrerà, più la lista rossa europea potrà accorciarsi.

Il comunicato stampa sul sito dell’Iucn allarmante declino di piante, molluschi e pesci d’acqua dolce in Europa. Dalla pagina si possono scaricare gli aggiornamenti della lista rossa europea

Fonte Il Journal BLOG

 

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Maria Rosa DOMINICI

About

psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.

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3 Commenti per “La natura non abita più qui. Aggiornata la lista rossa europea degli animali in pericolo”

  1. Maria ha detto:

    Ciao Maria Rosa Dominici, se aggiungevi il link all’originale dell’articolo che hai ripubblicato pari pari, semplicemente invertendo due paragrafi, facevi cosa buona e giusta.

    Provvedo io 🙂
    http://blogeko.iljournal.it/2011/la-natura-non-abita-piu-qui-aggiornata-la-lista-rossa-europea-degli-animali-in-pericolo/65332

    • Paolo ha detto:

      Maria la colpa è mia non di Maria Rosa, comunque ho sempre inserito il link al Vs. come tackback i motori lo individuano con l’indirizzo originale cioè il Vs.
      Ciao
      P.

  2. questo è un chiaro esempio di predazione ,crimine e vittimologia,se consideriamo vittima colei che subisce danno…noi siamo colpiti da questi danni ambientali che ci privono della gioia che il rapporto con flora e fauna ci regalano nel quotidiano del nostro essere psicosomatico,sociale e antropologico.Il crimine tipico della società del profitto espropria territori,per l’avanzata insensata di cementificazioni,portandoci a impoverimenti territoriali e climatici che portano a sacrifici umani,in cui cittadini ignari si trovano sepolti da fango e macerie per dissesti del terreno e violenze sulla natura,gli allarmi,vedi l’Amazonia,le tavole rotonde ,i consessi mondiali…altro spreco di soldi ed energie dove a fiumi di parole non corrispondono atti risolutivi


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