categoria | Criminologia, In primo piano, Pedopornografia, Prostituzione Minorile

Indagine di Terre des hommes

Inserito il 05 novembre 2013 da Maria Rosa DOMINICI

Sweetiela foto di Terre des hommes Italia.

1000 adulti identificati, 65 Paesi coinvolti: è allarme pedopornografia on line!

Con Sweetie, bambina virtuale, abbiamo indagato il fenomeno per combatterlo:
http://bit.ly/Allarme_Pedopornografia_Online

come al solito ringrazio e faccio circolare questi documenti che servono ad avere costantemente presente il gravissimo problema della pedopornografia on line..come attualmente ci raccontano i nostri tg circa le ragazzine dei parioli…non facciamo piu’ finta di non sapere e non vedere..
grazie
Maria Rosa Dominici

Terre des Hommes Olanda lancia l’allarme su una nuova forma di sfruttamento minorile ancora poco nota, ma che si sta diffondendo molto rapidamente: il “turismo sessuale” minorile tramite webcam. Nelle sole Filippine sono già decine di migliaia i bambini vittime di questo fenomeno. In meno di due mesi e mezzo i ricercatori di Terre des Hommes sono riusciti a identificare oltre mille adulti pronti a pagare bambini nei paesi in via di sviluppo per prestazioni sessuali davanti alla webcam grazie alla simulazione di una bambina virtuale di 10 anni filippina, di nome Sweetie. Le registrazioni video delle conversazioni sono state consegnate oggi all’Interpol dall’organizzazione che fa parte della Federazione internazionale Terre des Hommes.

“Quella di oggi è la dimostrazione di come pedofili e sfruttatori di bambini possano agire indisturbati nella rete, ma anche di come sia facile rintracciarli”, dichiara Raffaele K. Salinari, Presidente di Terre des Hommes. “I ricercatori hanno utilizzato una tecnologia innovativa per creare Sweetie, personaggio virtuale che rappresenta una bambina filippina di 10 anni. Presente in varie chat pubbliche, in poco tempo Sweetie è stata abbordata da oltre 20.000 utenti da tutto il mondo che le chiedevano prestazioni sessuali online. Interagendo con gli adulti che abbordavano la bambina, i ricercatori hanno raccolto varie informazioni dai social network per scoprire le loro vere identità. A seguito di questo studio Terre des Hommes lancia oggi una petizione internazionale per fare pressione sui governi perchè mettano in atto delle politiche investigative proattive.

Nonostante il fatto che il “turismo sessuale” minorile tramite webcam sia proibito dalle leggi della maggior parte dei paesi, solo 6 pedofili online sono stati messi in prigione per questo crimine. “Non è un problema di mancanza di leggi”, afferma Hans Guyt, responsabile della campagna di Terre des Hommes Olanda. “Le Nazioni Unite hanno stilato delle norme che rendono illegale questo tipo di violenza sui bambini quasi in ogni parte del mondo. Ma il problema maggiore è che la polizia non intraprende delle azioni finchè le vittime non sporgono denuncia. Ma, com’è ovvio, i bambini non riescono quasi mai a denunciare questo tipo di crimini, perchè di solito provengono da famiglie molto povere e vengono costretti dagli adulti a prostituirsi online. A volte dovrebbero testimoniare contro la loro stessa famiglia, cosa che è quasi impossibile per un bambino”. Terre des Hommes richiede che i governi di tutto il mondo adottino delle politiche proattive d’investigazione che diano mandato alla polizia di vigilare sugli hotspot internet pubblici dove avvengono ogni giorno questo tipo di abusi. Internet è una rete libera, ma deve rispettare la legge”.

Per descrivere il processo d’identificazione dei pedofili online è stato realizzato un breve documentario visibile a questa pagina: http://www.youtube.com/sweetie

Altri studi di Terre des Hommes mostrano come il “turismo sessuale” minorile tramite webcam è in grado di devastare la psiche delle vittime in modo analogo di un abuso fisico. I bambini coinvolti soffrono di mancanza d’autostima e depressione, mostrano sintomi di stress post-traumatico. Spesso sentono vergogna e hanno sensi di colpa per ciò che fanno; hanno comportamenti autodistruttivi, usano droghe e/o alcool per rilassarsi e trovare una via di fuga dai loro problemi.

Il numero di bambini sfruttati attraverso le webcam è purtroppo destinato a salire, dato che questo fenomeno soddisfa la domanda globale di prestazioni sessuali online con bambini. Inoltre il crescente accesso a internet a basso prezzo nei paesi in via di sviluppo renderà sempre più facile questo tipo di sfruttamento. Secondo le Nazioni Unite e l’FBI ad ogni ora del giorno ci sono almeno 750.000 pedofili connessi on line.

Assieme ad Avaaz.org, Terre des Hommes Olanda lancia oggi una petizione online per fare pressione sui governi di tutto il mondo e migliorare la lotta contro il “turismo sessuale” minorile tramite webcam.

Per firmare vai alla pagina

Please follow and like us:
Pin Share

FB Comments

comments

Maria Rosa DOMINICI

About

psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.

Tags | , , , , , , ,

Lascia un commento

adolescenti adolescenza Africa Ambiente ansa autostima Avaaz azioni bambini bologna Brasil brasile Brazil Carisma Denuncia Dipendenza diritto dominici entrevista famiglia genitori infanzia Manipolazione maria rosa Maria Rosa Dominici minori montes claros padre pedofilia persone Persuasione Prigionia progetto Rapporti interpersonali relazione Sette siria Soggezione psichica Suggestione syria tempo uomo violenza vita vittime

Lingua:

  • Italiano
  • English
  • Português
  • Deutsch

StatPress

All site visited since:18 Aprile 2024: _ Visits today: _ Visitor on line: 0 Total Page Views: _

Archivi

RSS
Follow by Email
LinkedIn
Share
Copy link