categoria | Diritti umani, Vittimologia

Lettera di un collaboratore di Giustizia,segnalato da Cristiana Bortolotti

Inserito il 29 novembre 2013 da Maria Rosa DOMINICI

TESTIMONE-DI-GIUSTIZIAAnche in questa lettera che riporto c’è l’amarezza per modalità disumane,non piu’ etica,non piu’ dovere ,non piuassunzione di responsabilità…da parte di chi viene votato,nutrito e pasciuto daI CITTADINI DI UN PAESE COME L’ITALIA che nonostante tutto continua a crederci pur essendo,mai come ora oltre la soglia di quella stabilità economica che permette la dignità del vivere
…si continuano ad aprire sale di slot per indurre ancor piu’ al dissanguamento economico chi spera in sirene assassine,sono assolutamente sconfortata mentre la mancanza assoluta di pudore mostra a tutte le ore ,con tutti i mezzi coloro i quali da veri cannibali si stanno nutrendo di noi…
Maria Rosa Dominici

Ha fatto condannare 30 mafiosi. Senza casa, senza più lavoro e senza scorta. Inascoltato dal ministro nonostante 21 giorni di sciopero della fame, insieme alla moglie.

di Luigi Coppola (testimone di giustizia) – Lettera aperta al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri è stata scritta dal testimone di giustizia Luigi Coppola. Noi di Popoff abbiamo deciso di pubblicarla.

«Ci tengo a voler precisare che il ministro Cancellieri mi ha veramente stupito con la sua generosità e umanità dimostrata nei confronti del caso Ligresti.
«Sono stupito perché l’anno scorso quando Cancellieri era Ministro dell’Interno non dimostrò questo atto umanitario nei miei confronti e della mia famiglia, in quanto costretti a manifestare tutto il nostro disagio innanzi al Viminale, per ben 21 giorni e 21 notti senza toccare cibo. Chiedevamo un incontro con la Cancellieri per chiedere aiuto in merito alla nostra disagiatissima situazione.
«Senza casa, senza più lavoro, senza più la “scorta”, poiché Testimone Di Giustizia per aver osato denunciare più di trenta persone del comprensorio vesuviano (tutti successivamente condannati per associazione mafiosa).
«La Cancellieri, devo dire la verità, dimostrò un interesse: quello di ignorarci scorrazzando con auto blindate davanti me e mia moglie, quest’ultima stremata fu trasportata presso un ospedale romano e in cambio, il giorno successivo venne dato l’ordine di sgombrarci dalla strada antistante il Viminale e questo fu il vero atto di coraggio e di umanità posto in essere dall’allora ministro dell’Interno/attuale ministro della Giustizia: Anna Maria Cancellieri.
«Purtroppo io sono solo un umile e poco importante Testimone Della Giustizia italiana, quella giustizia attualmente amministrata con tanta “umanità”, ma mai dimostrata nei confronti di chi come me, si affida alla giustizia, rischia la vita per il senso di legalità e perché no, anche di umanità visto che la camorra molto spesso prima riduce le vittime alla fame e poi se è il caso, gli toglie la vita.
«Nel caso che interessa lo scrivente, forse il ministro Cancellieri non ritenne importante intervenire nei confronti di una famiglia Cialis from Canada che tuttora vivacchia qua e là, sopportando la fame, il pericolo e le umiliazioni che arrivano puntualmente ogni qualvolta si elemosina un proprio diritto. Se questa è l’umanità dimostrata dai politici italiani, preferisco emigrare in un Paese al di fuori della comunità europea da non poter più sentire l’odore dell’ipocrisia».

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Maria Rosa DOMINICI

About

psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.

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4 Commenti per “Lettera di un collaboratore di Giustizia,segnalato da Cristiana Bortolotti”

  1. Maria Teresa Sechi ha detto:

    Questi sono i nostri politici che con una grande faccia tosta aiutano gli amici di sempre facendo credere di compiere un gesto di grande umanità nei confronti di chi soffre… e poi leggiamo testimonianze come questa dove un collaboratore di giustizia e la sua famiglia vengono completamente ignorati dallo stesso ministro della giustizia, nonostante abbiano, per rispetto delle regole della stessa giustizia, fatto condannare dei criminali…. C'è molto che non va, ormai da diversi anni, nei politici che governano il nostro paese, ancora di più negli ultimi 2 anni con governi non eletti dal popolo che anzichè occuparsi dei bisogni della gente si preoccupa di servire i poteri forti a cui sono asserviti… Non si può più accettare questa situazione che sta portando la popolazione all'indigenza e alla povertà più assoluta… grazie Maria Rosa.

  2. Karinne BRAGA FERREIRA karinne ha detto:

    Situazione come questa scredita la giustizia e scoraggia la popolazione alla collaborazione, specialmente in crimini di mafia e associazione a delinquere dove la collaborazione ha sempre ocupato un ruolo essenziale nella cattura dei criminosi…molto seria questa denuncia esattamente perché porta sensazione di insicurezza a chi denuncia, di abbandono statale e percezione di svalore.

  3. Ezio Pletti ha detto:

    Se non ci sara' una "vera " riforma della giustizia avremo sempre questo tipo di atteggiamenti da parte di chi ci amministra

  4. Maria Rosa Dominici ha detto:

    Purtroppo…la Giustizia dovrebbe essere riformata,ridefinita da chi sa che cosa è la Giustizia…ossia dovrebbe essere scritta ed esercitata dai GIUSTI come nell'antichità..cosi come spesso si dimentica che..sapere non significa essere SAGGI,… purtroppo giustizia è diventato un aggettivo dal senso e dai contenuti personalistici…basti vedere la confusione in cui quasi quotidianamente si dibatte,grazie Ezio Pletti


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