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Ivo Modena,Firma per bloccare il documento “Standards for Sexuality Education in Europe”

Inserito il 02 marzo 2014 da Maria Rosa DOMINICI

Firma per bloccare il documento “Standards for Sexuality Education in Europe”

Ciao ivo,

innanzitutto voglio ringraziarti per il tuo impegno nella nostra iniziativa di contrasto alla legge belga sull’eutanasia infantile: lo scorso giovedì, i nostri incaricati hanno consegnato al re Filippo del Belgio più di 210.000 firme, raccolte in tutta Europa, con la richiesta di non firmare questo provvedimento semplicemente inumano. Anche se le possibilità di successo della nostra iniziativa, come già ti scrivevo, sono pochissime, abbiamo fatto comunque tutto il possibile per tentare di evitare la legalizzazione della cultura dello scarto e della morte.

Inoltre, voglio metterti al corrente di quest’altra iniziativa di CitizenGO: alcuni mesi fa la sezione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato il documento “Standard for Sexuality Education in Europe”, finalizzato a fornire linee guida per l’educazione sessuale dei bambini a partire dalla prima infanzia. Ti invito, se lo desideri, a sottoscrivere la petizione intitolata Ritiri il documento “Standards for Sexuality Education in Europe” (http://www.citizengo.org/it/443-ritiri-il-documento-standards-sexuality-education-europe), che chiede alla dottoressa Margaret Chan, direttore dell’OMS, di ritirarlo immediatamente. Il testo in questione ci sembra assolutamente inadatto e pericoloso per le seguenti ragioni:

Propone di introdurre i bambini a comportamenti sessuali moralmente discutibili a partire dai primissimi anni di vita (ad esempio, incoraggia la masturbazione infantile, il “gioco del dottore” per prendere coscienza del proprio corpo e di quello degli altri verso i 4 anni e l’esplorazione di relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso prima dei 6 anni).
Costituisce uno strumento propagandistico della cosiddetta “ideologia gender”, una visione del mondo priva di fondamento scientifico che sta già influenzando la vita democratica di molti Paesi (come nel caso della legislazione sui matrimoni tra persone dello stesso sesso in Francia e della proposta di legge Scalfarotto in Italia).
La sfera sessuale è descritta in modo banale, semplicistico e totalizzante. Il bambino viene inizialmente indottrinato con tutta una serie di nozioni di carattere esclusivamente biologico e anatomico, per giungere solo dopo alcuni anni ad affrontare gli aspetti relazionali, intersoggettivi ed emotivi della propria sessualità . Allo stesso tempo, la sessualità viene innalzata a centro della vita dell’individuo e viene descritta minuziosamente e nevroticamente in tutti i suoi aspetti, come se non si potesse vivere la propria esperienze sessuale e affettiva senza conoscerne prima i più piccoli dettagli meramente meccanici.
Il tono eticamente asettico che pervade il testo implica una visione riduzionista e materialistica dell’esperienza sessuale e della vita umana nel suo insieme. Questioni complesse dal punto di vista morale (masturbazione, aborto, fecondazione assistita, contraccezione e così via) sono descritte solo da un punto di vista pratico e materiale, e non sono mai colte nella loro problematicità etica. La neutralità dell’ente educativo rispetto alla morale comporta l’estromissione dell’etica e delle sue domande dalla sfera sessuale e quindi dall’intera esperienza umana.

Ma questo documento non è solo inaccettabile per i contenuti proposti: è recentemente emerso che l’autore di questo documento non è l’ufficio europeo dell’OMS, ma che il testo è stato scritto da pochi sedicenti “esperti” dei diritti sessuali e riproduttivi, tutti più o meno collegati a gruppi di interesse e lobby che promuovono aborto e ideologia gender. Nello specifico, gli autori del documento sono vicini a enti come il BzgA (il suo logo appare fin dalla copertina del documento), un ente del Ministero della Salute tedesco che qualche anno fa è stato pesantemente attaccato per un opuscolo che promuoveva la masturbazione infantile da parte dei genitori (basti pensare che ad un certo punto si leggeva: “i padri dimostrano un deprecabile disinteresse per la vagina delle proprie bambine”).

Questo documento è stato quindi pubblicato in modo subdolo con il titolo di “Standards” (per imitare la dicitura dei documenti ufficiali dell’OMS) e con il timbro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità , mentre si tratta di una mera proposta (per giunta, a nostro avviso, sbagliata) da parte di alcune organizzazioni tutt’altro che neutrali o al di sopra delle parti. Tuttavia, il documento è stato fatto passare per una pubblicazione autorevole e scientifica dell’OMS e viene spesso citato per promuovere l’agenda dei cosiddetti “diritti sessuali e riproduttivi” (aborto, fecondazione in vitro, maternità surrogata, liquidazione della famiglia fondata sull’unione di una donna e un uomo). È accaduto esattamente questo lo scorso novembre durante la votazione del rapporto Estrela al Parlamento Europeo (rapporto poi respinto anche grazie alla mobilitazione dei sottoscrittori di CitizenGO), e non è difficile prevedere che accadrà lo stesso in merito alla promozione di progetti di educazione sessuale obbligatoria nei vari Paesi, Italia compresa.

Per tutte queste ragioni, ti invito a firmare e diffondere la nostra petizione Ritiri il documento “Standards for Sexuality Education in Europe” (http://www.citizengo.org/it/443-ritiri-il-documento-standards-sexuality-education-europe) indirizzata alla dottoressa Margaret Chan, per chiederle di ritirare al più presto questo testo propagandistico, fazioso e irrispettoso della dignità umana.

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Maria Rosa DOMINICI

About

psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.

4 Commenti per “Ivo Modena,Firma per bloccare il documento “Standards for Sexuality Education in Europe””

  1. Maria Rosa DOMINICI Maria Rosa DOMINICI ha detto:

    pubblico, poichè è un argomento che da moltissimi anni si dibatte ..sull’educazione sessuale,e su come porla,io asserisco che vada preparata e data in tempi precocissimi ,l’ignoranza e la incuria o l’insegnamento inadeguato creano comunque vittimizzazioni sempre piu’ frequenti riguardo la consapebolezza della propria sessualità e genitalità.E’ MIA OPINIONE CHE CIò ACCADA A CAUSA DELLA INADEGUATEZZA CON CUI SI GESTISCE QUESTA DELICATISSIMA EDUCAZIONE ALLA PROPRIA CORPOREITà CHE NON DEVE MAI ESSERE DISGIUNTA DAL RISPETTO DI Sè E DELL’ALTRO DA Sè,LA SACRALITà DEL PROPRIO ED ALTRUI CORPO è UNA REALTà PRIMARIA ,NOI SIAMO INSCINDIBILMENTE REALTà PSICOSOMATICHE…QUESTA è LA MIA OPINIONE CHE DA ANNI PORTO AVANTI COL MIO PROGETTO PSICANTROPOS…mi piacerebbe leggere altre opinioni,questo problema ci impegna e riguarda da vicino..

  2. K Braga Ferreira ha detto:

    Beh, sn d'accordo che l'educazione nn debba essere ridota ad una legge sull'argomento sessuale o che i genitori nn devono, assolutamente, insegnare o fare loro stessi masturbazione sul loro figli. Assurdo!
    Ma, debbo dire, scusatemi, che nn trovo luogo il riferimento ad altre argomenti che sn stati citati come tanto assurdo quanto l'educazione riduzionista dei bambini. Questi argomenti sono: fecondazione assistita o in vetro, del quale sono assolutamente d'accordo! Nn trovo motivo del perché una coppia che nn può o abbia serie dificoltà per gerare nn possano cercare aiuto nella medicina.
    Altro argomento è la legge sul matrimonio omossessuali, dal quale ugualmente d'accordo. Trovo che questo sia un DIRITTO, diverso della morale, dei costumi o della religione. Parlo di DIRITTO delle persone.
    In più, nn ho opinione formata a rispetto dell'aborto e ammetto che la mia religione è responsabile per questa indecizione. Comunque, nn mi sento di giudicare una donna che decide de abortire dopo un estupro o un abuso sessuale ripetutto di chiunque. Nn la giudicherei mai e mai firmerei una petizione o qualsiasi documento che la punisse o incriminasse…
    Così, firmo la petizione ora proposta a rispetto della educazione PER l'omossessualità, o educazione PER la masturbazione o PER l'inizializzazione sessuale precoce dei bambini. sn assolutamente d'accordo che la sessualità deve venire accompagnata di un rispetto e "sacralità" del corpo.
    Ma questo stesso corpo, quando adulto, può parlare da solo (così, può fare inseminazione artificiale, fecondazione assistita e avere rapporto sessuale con altri dello stesso sesso e merita, UGUALMENTE, rispetto).

  3. Maria Teresa Sechi ha detto:

    Non sono titolata per esprimere opinioni su un argomento così delicato come quello dell'educazione sessuale già nella prima infanzia… ma sicuramente mi trovo d'accordo con la D.ssa Dominici per quanto riguarda la modalità e l'approccio con cui si fa… io credo che ci sia una forzatura e un accanimento nel voler imporre un modello di educazione che va ben oltre il rispetto dell'individuo stesso, per giunta in una età in cui non si ha la capacità di discernere cosa è bene per la propria crescita… mi chiedo… e i genitori come vengono interessati in questo argomento?

  4. Ezio Raffin ha detto:

    E da quando sono apparse le prime notizie sull’argomento, che mi batto, da nonno, contro l’assurdità di queste direttive OMS ed europee sulla educazione sessuale dei bambini. Voler stabilire per fasce d’età un’educazione standard, senza minimamente tener conto della individualità dei soggetti, mi sembra tanto un esperimento di stampo Hitleriano. Sono fermamente convinto che l’educazione sessuale sia un preciso ed esclusivo dovere dei genitori, lo stato o gli enti sovrastatali ne stiano alla larga, di danni ne stanno facendo a josa in tutti i campi con la scusa di regolamentare ogni piccolo dettaglio della vita dei cittadini, sempre più considerati come polli da tirar su in batteria che a individui pensanti. Non se ne può più.


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