categoria | Famiglia e Minori, Pedofilia, Vittimologia

Quando l’incesto…il pugnale che non uccide

Inserito il 02 novembre 2017 da Maria Rosa DOMINICI

8 figli. Li ho fatti tutti con mio padre”. La vita di Antonia, un inferno. Tutto è cominciato in un momento preciso, prima di precipitare nell’abisso della vita, che vita non era. Poi una domanda del suo medico e tutto viene a galla
26 ottobre 2017/ La storia
da Taboola,letta su Facebook

Quanti incesti…
non è cosi strano e raro..
anche se non giunge a questi estremi..molte delle mie pazienti adulte o dei miei pazienti adulti…trovano il coraggio di dirlo solo quando il padre o la madre incestuosa sono morti

C.in terapia con l’ Analisi Immaginativa, venuta con la richiesta legata a angoscie,incubi ricorrenti,problemi nella vita coniugale, perchè dalla morte del padre non sente nessuno stimolo sessuale.
Da un pò si sta lavorando su ricordi di un trauma cosi profondo e antico da portarla a negare ciò che pur temendo sempre piu’ sente di aver vissuto e subito.
Dopo una seduta in apparenza tranquilla ,arriva all’incontro successivo e racconta
“Dott.ssa non riuscivo a svegliarmi,sentivo l’urlo che non usciva,il corpo come fasciato fra le bende,come una mummia…sentivo che dovevo aprire gli occhi,erano come di piombo,un’angoscia indicibile,poi ho sentito il tepore…piangevo…ma era il pianto di una bambina..non di me donna,madre….” piange,si alza dal lettino,mi chiede un abbraccio…si prende l’abbraccio…silenzio,quasi pesante,gravoso,intenso e disperato,e io con lei,noi due nel silenzio,ascoltandolo,aspettando che l’angoscia si sciolga in parole,rispettando il tempo del sentire che precede il dire.
Piano,lentamente le mie braccia la rassicurano,è nel qui e ora,racconta il sogno incubo.
“Ero sull’uscio,la porta socchiusa e guardo dentro una camera da letto,ci sono 2 ragazzine sdraiate e sapevo che erano state pugnalate ma non c’è sangue,riconosco il letto di casa mia,penso siano le mie cugine.
Continuo a guardare dallo spiraglio,poi una di loro si alza,mi guarda e non parla….è mia sorella ,mi impietrisco e dico sussurrando “SIAMO NOI” e
poi dico urlando “e’ stato lui,è stato lui,è stato lui”…è mio padre e devo dirlo,devo dirlo a qualcuno ,chiamo al telefono la mia amica ma non lo posso dire neanche a lei.
Vedo la porta vecchia,senza maniglia e penso “non si apre” ma si apre e vedo i miei che ridono uscendo dalla cucina e vanno a letto”
Qui è talmente intenso il dolore,l’urlo del mio corpo che mi sveglio angosciata e ci metto un pò a capire dove sono”.
Dottoressa volevo chiamarla,poi ho pensato,ho capito,”il pugnale che non fa sangue è il pene…io dormo a pancia in giu,con le braccia incrociate,da sempre,per proteggermi.
Ho passato degli anni torturandomi,pensando”non potrò dirlo a nessuno,nessuno mi crederà.
Per anni temevo di andare a letto,non volevo andare a letto per paura di addormentarmi per paura di sognare…per paura che potesse accadere.
Mia madre rideva con lui nel sogno,lei sapeva e faceva finta di niente…sono certa che sia successo anche a mia sorella,che è sempre in cura,passa da una depressione all’altra,uomini diversi,ha lasciato il marito.
Io non ho piu’ paura,io l’orco ce lo avevo in casa,e ora che lui è morto non ho piu’ paura,e non andrò al cimitero per il giorno dei morti,non andrò su quella tomba,lui è morto e io sono sopravissuta
Comunque seppur scarnificata ce l’ho fatta,per anni anche io ho pensato,non è vero,non è accaduto,forse ho finto con me stessa,ma volevo andare avanti, mi sono laureata,mi sono sposata,ho voluto e avuto 2 figli…e ora mi voglio riprendere la mia vita…sono sempre stata una bambina schiva,”strana”,io ero la strana di famiglia,con un papà cosi famoso che girava il mondo,che tutti rispettavano…
Mia madre e mia sorella mi dicevano,quando volevano qualcosa” chiedilo tu a papà che a te non dice mai di no”…ANCHE LORO MI SFRUTTAVANO…

Una delle moltissime storie d’incesto,tanto comuni ,quanto taciute e negate,potrei raccontarne tante,di tante ho già pubblicato.
E’ un dovere sociale,umano,culturale dare voce a queste vittime sin dall’infanzia,spiegare che non è loro la colpa e la vergogna,che condividendo il dolore e la paura non ci sarà la fatica angosciante di nascondere per anni una ferita che magari non sanguina,ma uccide la gioia di vivere.
grazie

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Maria Rosa DOMINICI

About

psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.

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