Che cos’è la violenza? Come si può prevenire, reprimere, mitigare, eliminare?
Inserito il 30 novembre 2011 da Gianpiero STRINGARI
La violenza è un’azione distruttiva, che provoca un danno, che mette chi la compie in una relazione di abuso verso persone e cose; perché? Perché le relazioni non sono tutte costruttive e vantaggiose per entrambe le parti?
La prima relazione è sempre di tipo distruttivo, il bambino quando inizia a relazionarsi col mondo taglia la coda alle lucertole e brucia i formicai, solo successivamente impara a prendersi cura degli animali passando da una relazione distruttiva ad una costruttiva, da una violenza a un reciproco vantaggio. Il problema della relazione è che è un bisogno fondamentale, è necessaria come respirare: significa che tutti noi abbiamo bisogno di metterci in relazione con qualcuno o qualcosa, e che se abbiamo sviluppato la nostra affettività riusciremo a mettere in atto una relazione costruttiva, di reciproco prendersi cura, altrimenti saremo costretti, senza avere possibilità di scelta, ad agire una relazione distruttiva, di violenza e abuso: non potremo astenercene perché la relazione è necessaria per tutti, appunto un bisogno fondamentale; succede così che vi siano molte persone costrette ad avere un comportamento violento, semplicemente perché è l’unico che conoscono e devono usare quello che hanno a disposizione.
L’immaturità di relazione si vede anche nelle tematiche: il rapporto spesso è di dominio, impositivo, costrittivo, dove viene considerato un successo piegare l’altro alla propria volontà, (dominazione), dove l’altro non viene vissuto come persona separata da sé ma come proprio prolungamento (simbiosi) e dove il successo sta nel fargli fare esattamente quello che si desidera (controllo) possibilmente in un modo doloroso e annichilente, che sottolinei la forza della propria volontà rispetto alla sua (umiliazione) in un modo che, in maniera perversa, dichiari che chi usa violenza possiede chi la riceve (proprietà); per evitare questa bassa modalità di relazione occorre, a livello sociale, portare avanti oltre alla repressione, lo sviluppo affettivo, sia sociale che personale, per riuscire a far passare queste persone da una relazione distruttiva a una costruttiva, insegnando loro che conviene sia a loro che agli altri; questa comprensione della natura della violenza non significa certo che essa vada tollerata, soprattutto quella verso i bambini, ma piuttosto capire che per sradicarla veramente non basta la repressione ma occorre un programma di crescita sociale e personale.
Il comportamento violento e distruttivo non va identificato con la cattiveria, perché sarebbe falso e fuorviante: piuttosto occorre capire che le persone con un comportamento cattivo sono costrette a farlo, infatti l’etimologia di cattiveria è appunto “captivos”: imprigionati, costretti.
Giampiero STRINGARI
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Tags | cattivo, comportamento, comportamento violento, dominazione, etimologia, perversa, relazione
Mio marito mi insulta tutti giorni davanti i nostri bambini.””””””come sporca maale,putana,quando vado in chiesa vado a fare la putana.tante cose .soprattutto davanti i bambini.tutto perché non voglio più accettare tutto quello che dice lui.come fare””””ho paura soprattutto come ci sono i bambini in mezzo e una è disabile.
Perché non ti fai aiutare da persone competenti, anche in aiuto per i tuoi figli? Affidati sempre a Dio. Un bacio a presto.